Il policarbonato (PC) ha guadagnato popolarità negli ultimi anni come materiale per vetrate, finestrini e parabrezza. La scelta tra policarbonato e vetro per le applicazioni industriali dipende da vari fattori e dai requisiti specifici dell'applicazione. I requisiti possono riguardare, ad esempio, la durata, la trasparenza, la resistenza chimica, la resistenza alla temperatura e il costo. Esaminiamo questi requisiti dal punto di vista delle proprietà del materiale.
Il policarbonato è noto per la sua eccezionale resistenza agli urti, che lo rende molto adatto alle applicazioni in cui vi è il rischio di rottura o di elevate forze d'impatto. Il vetro, invece, è più fragile e suscettibile di rompersi in determinate condizioni. Anche se il vetro temperato è più resistente agli urti, la sua resistenza agli impatti non si avvicina a quella del policarbonato. Le lastre di policarbonato sono, infatti, 200 volte più resistenti agli urti rispetto al vetro tradizionale.
Pertanto, il policarbonato è la scelta migliore se l'applicazione comporta potenziali impatti o richiede un'elevata durata. Ad esempio, i finestrini e parabrezza di sicurezza per le macchine forestali sono realizzati in policarbonato con rivestimento antigraffio per garantire la sicurezza dell'operatore in condizioni estreme. Inoltre, per le barriere antirumore trasparenti, consigliamo Aikon® PC AR 1020, un materiale dalle ottime prestazioni anche in caso di atti vandalici.
Il policarbonato è un materiale estremamente leggero rispetto al vetro. La densità del policarbonato è di 1,20 g/cm3. Il vetro tradizionale pesa circa il doppio delle lastre di policarbonato, la cui densità è di 2,5 g/cm3.
Il peso del materiale incide in modo significativo sull'impronta ecologica dei veicoli o delle macchine. Pertanto, se l'obiettivo è la sostenibilità, è meglio scegliere un materiale efficiente dal punto di vista energetico con mino peso, come il policarbonato. Inoltre, i componenti leggeri di grandi dimensioni sono più facili da maneggiare e assemblare.
Il vetro offre in genere proprietà ottiche leggermente migliori rispetto al policarbonato. Tuttavia, la differenza tra i materiali non è così significativa. La trasmissione luminosa minima del vetro è dell'88%, mentre quella del policarbonato è dell'87%.
La temperatura di esercizio massima possibile del vetro è di 200 °C ed è significativamente più alta rispetto a quella del policarbonato (120 °C). La temperatura di transizione vetrosa delle lastre di policarbonato è di 148 °C, il che significa che il materiale si ammorbidisce gradualmente al di sopra di questo punto. Se l'applicazione richiede una maggiore resistenza alla temperatura, il vetro è la scelta migliore. Tuttavia, il vetro è uno scarso conduttore termico e i rapidi cambiamenti di temperatura possono creare fratture da stress nel vetro, che alla fine si incrinano. D'altra parte, il policarbonato ha una buona resistenza alle basse temperature.
Il vetro presenta una resistenza chimica significativamente migliore rispetto alle materie plastiche in generale. Senza un agente di rivestimento, il policarbonato non resiste agli acidi forti e le sostanze alcaline deboli possono opacizzare la sua superficie. Quando però si rivestono le lastre di policarbonato con una protezione antigraffio, gli agenti di rivestimento migliorano la resistenza chimica del materiale, rendendolo un materiale adatto alle applicazioni che richiedono una buona resistenza chimica. Tuttavia, per mantenere le sue buone proprietà, il policarbonato rivestito deve essere pulito secondo le corrette istruzioni di pulizia.
In generale, il rivestimento antigraffio migliora notevolmente le proprietà del policarbonato, rendendolo una soluzione di lunga durata. Se siete alla ricerca di un materiale trasparente che abbia un'eccellente resistenza agli urti, un peso ridotto e un'elevata trasmissione luminosa, il policarbonato è il materiale giusto per la vostra applicazione.